L’advertising è morto e l’autenticità paga. A dimostrarlo sono i dati: la gente ha bisogno di vedere storie con cui poter empatizzare e non pubblicità. E se si vuole migliorare l’engagement della propria pagina Facebook, è il Branded Content che deve scendere in campo.
Il Branded Content, convergenza tra promozione e intrattenimento, è un approccio commerciale volto alla produzione di contenuti da parte di un brand/azienda, in grado di attrarre il pubblico su temi a essa pertinenti ma non immediatamente riconducibili ai suoi prodotti; è un vero e proprio contenuto editoriale creato ad hoc per raccontare e rappresentare i valori della marca, che combina la capacità di attrazione del “content” con gli effetti tipici dell’advertising. L’utente non viene più spinto ad effettuare un’azione, ma viene intrattenuto e fa un’esperienza di marca non diretta ma parallela e al tempo stesso positiva: la logica che sta dietro a queste attività di marketing è quindi di tipo “pull” e non “push”
I primi esempi di branded content li abbiamo avuti con il product placement, quando all’interno delle scene cinematografiche trovavamo prodotti di marca più o meno noti al grande pubblico. Le campagne branded content si concentrano maggiormente sull’user experience, parlando al consumatore a livello emozionale; proprio per questo motivo la maggior parte dei prodotti realizzati sono video che spesso diventano virali.
In un mondo pieno di persone che provano a farci ridere in rete, la verità rimane il valore più memorabile. Non è solo raccontare una storia, ma raccontare una storia nella quale ci si possa riconoscere. A chi di noi non è capitato di fermarsi davanti ad un pubblicità struggente, perfetta tanto nel messaggio quanto nell’esecuzione, e pensare che no, il tuo brand è troppo noioso per questo. Sbagliato!
Esso rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa. Tre elementi principali ne alimentano la diffusione: l’esigenza per le aziende di limitare costosi investimenti in pubblicità; la spinta dei social media che stimola le aziende a diventare publisher capaci di proporre validi contenuti informativi ed educativi; la notevole disponibilità di canali, anche televisivi, interessati a ospitare contenuti di qualità di fonte aziendale, a costi molto bassi o nulli.
Uno dei migliori prodotti realizzati per comprendere appieno cosa sia il branded content è The Lego Movie, un prodotto cinematografico strutturato come uno spot pubblicitario lungo 90 minuti. Mentre i genitori lo guardano e rievocano ricordi nostalgici, i loro bambini restano affascinati dalla storia, desiderosi di un nuovissima scatola di Lego.
Branded content quindi, ma come farlo al meglio?
- idee originali che provochino un’emozione nell’audience, facili da ricordare, utili e interessanti per le loro esigenze.
- scegliere la piattaforma che più si avvicina agli interessi del pubblico sfruttandola al meglio.
- Evita le tradizionali call-to-action che invitano ad un’azione forzata, ma aiutali a risolvere un problema.
Quali sono le cinque domande che bisogna porsi ogni volta che stai per realizzare un’idea di branded content?
- Il contenuto sarà interessante per il nostro target?
- Il contenuto può esser distribuito in modo da raggiungere il target?
- Il contenuto permetterà al brand di raggiungere gli obiettivi di marketing?
- Il contenuto si basa su un’idea originale?
- ll contenuto si adatta alla voce del brand?