Interagire con assistenti virtuali Dopo le chat si apre l’era dei«Bot»

Interagire con assistenti virtuali
dopo le chat si apre l’era dei«Bot»

La programmazione di intelligenza artificiale utilizza un robot capace di dialogare con l’utente. A Palermo un gruppo di ingegneri ha lanciato le prime app commerciali fruibili tramite Telegram.

La mania della messaggistica istantanea, meglio nota come “chat” è ormai dilagante; non esiste possessore di smartphone che non abbia installato un’App per interagire con amici e parenti in diretta. La strada aperta da Whatsapp ha praticamente dimezzatole telefonate, inficiando quasi del tutto il classico scambio di sms diventato obsoleto e costoso. Tutto è esploso quando i fornitori di servizi per la telefonia hanno reso fruibile internet in mobilità, consentendo così lo scambio di messaggi istantanei praticamente a costo zero. La novità delle ultime settimane riguarda una nuova modalità di fruizione delle chat attraverso la programmazione di BOT, termine derivante da robot. In pratica adesso è possibile utilizzare applicazioni di intelligenza artificiale con cui l’utente potrà dialogare. La programmazione sfrutta le informazioni di cui ha bisogno l’utente, mostrandole ad ogni richiesta effettuata via chat, grazie al robot in grado di elaborare le risposte: un sistema ingegnoso che sta avendo un gran successo e per il quale si prevedono incrementi esponenziali. Alcuni analisti sostengono che i BOT decreteranno la fine delle App perché consentono di gestire centinaia, o migliaia di programmi senza dover installare nulla sullo smartphone. A Palermo un gruppo di ingegneri ha deciso di puntare sulla BOT Economy, lanciando le prime applicazioni fruibili tramite la piattaforma di chat Telegram. Sono Sebastiano Lipari, ingegnere elettronico, Corrado Sansone, ingegnere informatico, e Antonio Restivo. «La BOT Economy è una vera e propria rivoluzione – spiega Lipari – in quanto consente a tutti, anche ai piccoli esercenti che non possono permettersi il lusso di avere una propria applicazione dedicata, di avere il proprio BOT personalizzato con il quale offrire servizi evoluti in piena mobilità, per creare relazioni, per fidelizzare, per comunicare in modo semplice e diretto con tutti i propri clienti. Da quando abbiamo lanciato sul mercato le nostre soluzioni siamo già stati contattati da molti clienti, soprattutto del Centro-Nord Italia». Le applicazioni lanciate da Coselab.com sono dedicate agli Amministratori di Condominio e agli Esercenti, ma in cantiere ve ne sono già pronte altre per rispondere alle necessità di qualsiasi attività. In pratica un BOT consente ad un’azienda di avere un servizio di relazione con il cliente gestito in automatico da un assistente virtuale che risponde a tutte le domande poste dall’utente. L’idea è innovativa e permette di gestire un numero illimitato di contatti. Al momento Telegram risulta la piattaforma più indicata, ma a quanto pare Whatsapp e Messenger hanno già rilasciato le API, il codice che permette ai programmatori di costruire i BOT, per testare questa nuova particolare modalità di interazione. Intanto si vocifera che il patron di Facebook, Mark Zuckerberg, abbia deciso tempo fa di acquistare Whatsapp per conquistare questa fetta di mercato e dirigerla su Messenger.

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